giovedì 8 gennaio 2009

ATR in fallimento, impegno a riattivare il tavolo ministeriale

ATR in fallimento, impegno a riattivare il tavolo ministeriale
È quanto faranno le istituzioni, su richiesta dei sindacati, soprattutto al fine di individuare investitori. Manifestazione dei lavoratori davanti alla sede dell’ente

Per l’ATR in fallimento, su istanza dei sindacati e di concerto con il Comune di Colonnella, la Provincia di Ascoli Piceno e le Regioni Marche e Abruzzo, la Provincia di Teramo procederà a riattivare il tavolo nazionale già aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, soprattutto al fine di un “possibile ed auspicabile” reperimento di investitori interessati. Lo ha detto il Presidente Ernino D’Agostino, formalizzando l’impegno delle istituzioni così come emerso dall’incontro tenutosi questa mattina, nella sede dell’ente, con sindacati e curatori fallimentari. Durante la riunione, protrattasi fino al primo pomeriggio, una rappresentanza dei lavoratori ha manifestato davanti alla sede dell’ente.

I sindacati, da parte loro, hanno chiesto di avere un quadro aggiornato delle commesse esistenti e quindi della durata potenziale dell’esercizio provvisorio; conoscere le prospettive rispetto alle offerte pervenute al Tribunale per l’acquisizione delle aziende e per la proroga dei contratti di affitto dei rami di azienda; verificare la disponibilità da parte della curatela ad avviare un percorso congiunto, al fine di monitorare e ricercare eventuali soluzioni alternative - anche attraverso una iniziativa di azionariato diffuso - con il coinvolgimento dei lavoratori interessati; apporre un vincolo di permanenza sul territorio per chi acquisisce le aziende o parti di esse. Il tutto nell’ottica e con la finalità di “garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e la salvaguardia del patrimonio professionale acquisito dai lavoratori”.

I rappresentanti della curatela hanno risposto sottolineando tra le altre cose che è stata assicurata la continuità produttiva negli stabilimenti proprio al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, mantenere integro l’avviamento industriale e dare esecuzione ai contratti in corso. Per ciò che riguarda la questione retributiva, hanno assicurato che i lavoratori occupati nell’esercizio provvisorio saranno regolarmente retribuiti. Hanno inoltre comunicato che verrà data “ogni possibile forma di pubblicità, anche on-line, dello stato dell’esercizio provvisorio, per esigenze di trasparenza e di possibile reperimento di investitori interessati in conformità alle finalità liquidatorie della Procedura”.

La Provincia, oltre che dal Presidente D’Agostino, era rappresentata dal Servizio relazioni industriali nelle persone del responsabile Paolo Rota e di Pierluigi Babbicola, del sindaco di Colonnella Marco Iustini e del vice presidente e assessore al Lavoro della Provincia di Ascoli Emidio Mandozzi.

Per la curatela erano presenti Mario Marini (ATR Tools Srl), Luca Di Eugenio (ATR Srl), Mauro Di Dalmazio e Gianfranco Magrini (ATR Composites Spa), e Alessandra Ciutti in qualità di delegata da parte di Marco De Siati, curatore fallimentare della ATR Srl. I curatori erano assistiti da Luciano De Remigis, vice direttore di Confindustria Teramo.

La Rsu aziendale era assistita da Antonio Liberatori, Giampiero Dozzi e Gianluca Di Girolamo, rispettivamente segretario provinciale di FIM – CISL, FIOM – CGIL e UILM - UIL di Teramo.

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