martedì 6 gennaio 2009

BUON COMPLEANNO, ZÌ CARMINUCCIO


Compie 85 anni il poeta chietino Raffaele Fraticelli

BUON COMPLEANNO, Zì CARMINUCCIO


Compirà 85 anni il 9 gennaio prossimo il poeta abruzzese Raffaele Fraticelli. Nato a Chieti nel 1924, Fraticelli deve la sua celebrità inizialmente al personaggio di Zì Carminuccio, di cui fu ideatore, che esordì l’11 marzo del 1956 dai microfoni del neonato Giornale Radio dell’Abruzzo e del Molise, diretto a Pescara da Edoardo Tiboni. Dopo il debutto nel programma “Il campanone: rassegna lampo di vita chietina”, Zì Carminuccio fu riproposto nella fortunata trasmissione “Pe’ la Majella” che andò in onda fino al maggio 1973, nella quale raccontava aspetti della vita locale, narrati con umorismo e bonaria satira di costume. Fraticelli portò per l’ultima volta in Rai la sua “creatura”, dall’aprile all’ottobre 1989, durante la trasmissione “Canti d’Abruzzo”, condotta da Carlo Orsini.
Negli oltre settanta anni di attività poetica, Fraticelli si è fatto cantore degli umili, degli ultimi, raccogliendo le voci della povera gente e riascoltandole per poterne meglio capire l’enorme ricchezza interiore. La sua poesia ha sempre avuto come filo conduttore la fede profonda, che lo ha portato a tradurre, in dialetto abruzzese, in più edizioni, i passi del Vangelo, senza alterarne la sostanza e rendendo più immediata la lettura di quelle pagine.
Tra le altre raccolte, si ricordano La cucine de mamme, in tre edizioni, e Giorni di festa e dintorni. Fraticelli ha anche tradotto, nel 2004, “pagine scelte” della tragedia dannunziana La figlia di Iorio.
Dal 1964, ogni prima domenica di maggio, commenta a Pretoro (in provincia di Chieti) la leggenda – di cui ha scritto il soggetto – del lupo che aveva rapito un neonato e che, grazie all’intercessione di san Domenico, lo aveva successivamente restituito ai genitori.
Nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione di un libro a lui dedicato, scritto da Enrico Di Carlo (ed. Verdone), che uscirà con un CD di brani recitati dal poeta. Nella presentazione, Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, ha definito Fraticelli “artista degli umili e poeta di Dio […]. Il suo canto è preghiera, come quando narra del Venerdì Santo di Chieti, o come quando traduce il Vangelo in dialetto, facendone gustare la prossimità alla vita di tutti i giorni, alle situazioni reali, alle speranze e ai dolori”.

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